Mentre, infatti, la trasformazione del business accelera, il valore dell'EA si basa sempre più sull'analisi degli impatti del cambiamento, per riuscire a guidare le organizzazioni nell’identificazione non solo delle potenziali opportunità offerte dall'utilizzo di nuove tecnologie digitali, ma anche del loro impatto sul modello operativo e i loro possibili rischi.
Le organizzazioni hanno a lungo utilizzato l’EA per analizzare semplicemente il loro stato attuale, mentre oggi la sfida è quella di agire come intermediario tra il Business e l'IT.
Le principali attività di Enterprise Architecture si stanno rifocalizzando sul business, perché l'EA tradizionale esclusivamente incentrata sull'IT non soddisfa le esigenze del mercato. Il successo dell’EA risiede ora in un approccio guidato dal business e “outcome-driven”, un vero e proprio cambiamento di rotta a partire dalle attività di business, progetti e iniziative IT.
In un approccio incentrato sul business, l’architetto d’impresa modella le proprie attività acquisendo prima una visione delle strategie e dei risultati di business, e poi fornendo supporto agli stakeholder aziendali, utilizzando quindi un approccio pragmatico.
Passando da un approccio puramente IT a un approccio molto più equilibrato tra business e IT, l’archietto si identifica come consulente interno in grado di mostrare come utilizzare al meglio la tecnologia per supportare il business. Sono visti come risolutori di problemi e facilitatori di business. Condividono le informazioni con la leadership, aiutando l'organizzazione a comprendere e raccogliere informazioni sufficienti per raggiungere gli obiettivi aziendali. Quando possibile, si affidano a strumenti di automazione per la ricerca dei dati, dedicando quindi il loro tempo a valutare attentamente i riultati in ottica business.
L’architetto lavora per il CIO (Chief Information Officer), ma anche per il CTO (Chief Transformation Officer), o il CDO (Chief Digital Officer), e li aiuta a rendere l'organizzazione snella, agile e resiliente, per pianificare il futuro e adattarsi meglio al cambiamento.
In un business digitale in rapida evoluzione in cui IT, business, dati e prospettive di rischio sono strettamente correlati, una trasformazione aziendale di successo richiede un dialogo costante tra i team che non sono abituati a collaborare regolarmente, perciò richiede tempo per allineare e indirizzare tutte le parti interessate verso obiettivi condivisi.
Collegando l'EA con i processi aziendali, la governance dei dati e la gestione del rischio si ottiene la chiave per avere accesso al pieno potenziale trasformativo delle imprese, consentendo loro di vedere come tutto è connesso e interdipendente.
Questa visione olistica di come l'azienda opera nel suo ecosistema e di come i cambiamenti possono influenzare i diversi livelli e domini dell'organizzazione, è supportata da un archivio comune in cui tutti i dati vengono memorizzati, consentendo ai diversi stakeholder di vedere il quadro generale. See The Bigger Picture.
Questo approccio connesso di EA è fondamentale per promuovere la collaborazione tra l'IT e gli stakeholder aziendali, consentendo alle organizzazioni di adattarsi e rispondere più rapidamente alle aspettative dei nuovi clienti, alle minacce, alla concorrenza o alle crisi di mercato.
Facilitando la collaborazione ed eliminando i silos tra gli stakeolder e il dipartimento IT, l’architetto d’impresa allarga i confini dell’enterprise architecture e gioca un ruolo centrale nel garantire che le esigenze aziendali siano comprese, così come la logica alla base dei progetti IT, trovando un linguaggio comprensibile ad entrambi i gruppi.
La trasformazione non funziona in silos, ma in molte organizzazioni ogni reparto persegue i propri obiettivi senza capire come si inseriscano negli obiettivi generali di business. Questo non è il risultato di una mancanza di buona volontà, ma di una mancanza di visibilità nei progetti interfunzionali.
L'adozione di un approccio "Connected EA" porta molteplici vantaggi a un'organizzazione, in grado quindi di aiutare ogni team a sfruttare parte del lavoro svolto da altri reparti e migliorare notevolmente la loro efficienza.
Come accennato in precedenza, una delle tendenze che influenzano gli architetti d’impresa è il passaggio verso un EA più incentrata sul business.
Collegando le applicazioni ai processi aziendali e ai percorsi dei clienti, gli architetti ottengono una visione più chiara di come l'azienda operi realmente. Possono vedere da una prospettiva IT come i processi vengano consegnati, modificati oppure ottimizzati, valutando gli impatti di questo cambiamento sui diversi sistemi IT.
Questo aiuta l’architetto a capire su quali applicazioni o sistemi concentrarsi per migliorare l'efficienza operativa, l'esperienza del cliente o la consegna del prodotto.
D'altra parte, vedendo quali applicazioni supportano i loro processi di business, gli analisti comprendono meglio i motivi per cui alcuni processi non stiano funzionando come dovrebbero o non riescano a soddisfare le aspettative dei clienti.
Quando si eseguono progetti di trasformazione, un compito chiave per l’architetto è modellare nuove applicazioni e sistemi e definire il modo in cui i dati fluiscano tra di loro. La maggior parte dei team di EA include anche architetti di dati che si concentrano su come vengano memorizzati e strutturati in database e definendo modelli fisici, logici e concettuali.
Collegando l’EA con la Data Governance, l’architetto ottiene una migliore visibilità sulla qualità dei dati utilizzati dalle applicazioni. Possono anche capire se l'utilizzo dei dati è conforme alle normative applicabili, migliorandone quindi la conformità.
Per il CDO e l'ufficio dati, il vantaggio principale è accelerare le iniziative di Data Governance sfruttando il lavoro svolto dai Data Architects per creare cataloghi di dati, glossari aziendali e modelli di dati concettuali. L’EA aiuta tutte le parti interessate a capire il contesto in cui i dati sono utilizzati e per quale scopo.
Uno dei compiti principali degli architetti è comprendere i cicli di vita delle applicazioni per evitare la dipendenza da tecnologie obsolete, aiutando le organizzazioni a ridurre i rischi IT, come interruzioni o violazioni dei dati. A causa dell'accelerazione delle tecnologie emergenti e dell'aumento della criminalità informatica, il numero di regolamenti relativi alle tecnologie digitali è aumentato a dismisura.
Per garantire che i leader IT comprendano lo scopo di questi regolamenti e i controlli che devono effettuare per mitigare questi rischi, è necessario un nuovo approccio collaborativo tra i leader IT, Risk e Compliance, un approccio in cui il ruolo dell’architetto d’impresa diventi essenziale per identificare e valutare i rischi IT, mentre i colleghi del Risk e Compliance applichino i controlli appropriati per ridurre al minimo l'impatto sul business.
Questa stretta collaborazione è essenziale per progettare un'organizzazione più resiliente e garantire la continuità aziendale.
L'80% delle organizzazioni afferma di avere difficoltà a causa della sfiducia delle parti interessate a collaborare con gli architetti a causa della convinzione che il loro lavoro non possa essere utile o produttivo. Questa sfida può dimostrare che i team di EA possano invece portare al successo, dal momento che il 77% delle organizzazioni riferiscono che i progetti impiegano più tempo del previsto.
La sfida principale degli architetti consiste nella difficoltà di dimostrare internamente il valore e la percezione della complessità del loro lavoro. Pertanto, gli architetti devono adottare un approccio molto pragmatico orientato ai risultati basato su pochi semplici principi, consentendo risultati intermedi veloci e costruendo successi futuri a lungo termine.
Gli architetti devono documentare e pianificare tutto, e ciò rappresenta un notevole sforzo, non garantendo i risultati di business in maniera tempestiva.
Con la creazione di una solida architettura aziendale di base, però, grazie alla raccolta dei dati sufficienti, allo sfruttamento degli strumenti EA che facilitano questa fase di inventario con funzionalità di automazione, discovery, modelli e metodologie, consentirebbe di acquisire non solo i risultati giusti per ogni progetto, ma garantirebbe anche la loro coerenza senza intuili perdite di tempo e la possibilità di concentrarsi direttamente sui risultati.
Se l'obiettivo finale dell'Enterprise Architecture è sostenere la trasformazione e la governance aziendale, la chiave del successo è applicare un approccio graduale con una crescita progressiva. In altre parole, pensare in grande, ma iniziare in piccolo.
MEGA ha progettato un approccio semplice per aiutare gli architetti a far crescere il valore percepito del loro studio EA dallo step "Noisy" (dove gli architetti attirano l'attenzione ma il loro valore non viene percepito), allo step "Influential" (dove diventano fattori chiave per le decisioni strategiche).
Per implementare un’attività connessa di enterprise architecture, l’architetto ha bisogno di una nuova generazione di strumenti che facilitino la comunicazione e l'allineamento interno dell'organizzazione, accelerino le attività di routine che occupano maggiormente il loro tempo, e forniscano informazioni basate sui dati per prendere decisioni in modo rapido e sicuro.
Solo strumenti che condividono un unico archivio su una piattaforma comune con funzionalità automatizzate e intelligenti consentono a tutte le parti coinvolte nei progetti di trasformazione di condividere una visione comune sugli obiettivi di business e collaborare quindi per raggiungere obiettivi comuni.
Una delle principali insidie nei progetti di trasformazione è che ogni dipartimento possa perseguire i propri obiettivi senza confrontarsi con gli altri dipartimenti e senza capire come il tutto debba collaborare insieme. Il più delle volte, questo è dovuto alla mancanza di visibilità nei progetti interfunzionali.
Un unico archivio consente all'IT e al Business di condividere una visione a 360 gradi di come le attività di trasformazione influenzino le operazioni e i sistemi IT. Collegando strategia, business, IT, dati e prospettive di rischio nella stessa piattaforma, tutte le parti possono vederne relazioni e collegamenti.
Questa unica fonte di verità semplifica la comunicazione, favorisce la collaborazione e riduce i silos tra i dipartimenti.
Inoltre, le imprese possono comprendere meglio quali dati siano necessari o utilizzati per supportare i progetti e garantire che le nuove operazioni vengano eseguite in conformità con le normative e con una chiara visibilità dei potenziali rischi aziendali e IT.
Secondo un recente studio ESG sullo stato dell'Enterprise Architecture*, oltre il 70% degli architetti d’impresa afferma che i progetti EA richiedono spesso più tempo del previsto e il 36% afferma che questo accade in tutte le occasioni.
Un tool EA di nuova generazione automatizza le attività che di solito rallentano il lavoro degli architetti. Per velocizzare le attività ordinarie, utilizza una soluzione con tool automatici di rilevamento IT pronti all'uso e importazioni Excel per accelerare la fase di inventario. L’architetto ha anche bisogno di funzionalità di modellazione semplici ma potenti per supportare molti casi di utilizzo. Pertanto, i modelli di architettura e le funzionalità di diagramming automatico sono un must per risparmiare il tempo di lavoro degli architetti durante la progettazione di nuove applicazioni o sistemi.
Sfruttare i dati contenuti nell’archivio EA per prendere le decisioni giuste può anche diventare difficoltoso quando l’architetto deve bilanciare molteplici prospettive come rischi, costi, criticità aziendali, efficienza tecnica, ecc.
Uno strumento EA di prossima generazione propone raccomandazioni intelligenti basate su algoritmi che sfruttano i dati dell’archivio per fornire informazioni sui dati. Tale capacità lo aiuta a vedere rapidamente quali applicazioni possono essere mantenute, sviluppate, modernizzate o eliminate - seguendo il modello di ottimizzazione TIME di Gartner - per razionalizzare al meglio le risorse IT, o per definire la migliore strategia di migrazione cloud proponendo quali applicazioni debbano essere migrate, ricollocate o ricostruite.
Le raccomandazioni possono essere convalidate o respinte, e la decisione è registrata per tenere traccia di chi e perché ha preso questa decisione. Questo facilita il processo di governance IT che diventa un ottimo modo per condividere le decisioni tra tutte le parti interessate.
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