Con Internet cambia tutto
Oggi Internet rappresenta un ecosistema dove realtà profittevoli nascono, vivono e spesso cessano di esistere ad una velocità impressionante che spaventerebbe i nostri nonni, incapaci di comprendere il senso profondo delle sue dimensioni. Ecco che accanto al tema dell'efficienza, le imprese hanno avuto a che fare con un altro tema, ancora più importante, ovvero l’efficacia, la penetrazione dei mercati, la globalizzazione, la necessità di ricercare clienti che solo poco tempo fa non avrebbero mai pensato di servire. Il mercato diventa quindi un “limone da spremere” fino all’ultima goccia, consapevoli che quel limone non sia più un oggetto passivo, ma un soggetto pensante capace di liberarsi dalla morsa del pugno per cercare nuove esperienze di acquisto.
In questo scenario alcuni mercati, ora quasi tutti, hanno visto la nascita di Enti di regolamentazione che hanno messo in atto un sistema normativo volto a tutelare i consumatori, soprattutto quelli digitali. In particolare, nel campo dei servizi finanziari, le Autorities di Banche e Assicurazioni hanno definito un impianto normativo invasivo al quale le imprese devono necessariamente adeguarsi, considerando l'importanza e il peso delle sanzioni che possono arrivare fino alla revoca dell’esercizio di tutti o parte dei rami d’azienda.
Ecco che i professionisti interni a questi istituti si trovano ad esercitare un ruolo molto importante e strategico che, se non ben attuato, rischia di compromettere il valore ed il patrimonio dell’impresa.
Il BPA assume un ruolo diverso
Un ruolo, quello del BPA - Business Process Analyst, che deve necessariamente, pena lo sconto di inefficacia, lavorare in stretta collaborazione con ruoli che seguono ogni segnale interno ed esterno che possano richiedere una revisione del modello organizzativo. Talvolta questo “ascolto” non può non essere molto frequente.
Ecco che il BPA si trova a dover avere a disposizione tutte le informazioni disponibili, non dati, ma informazioni strutturate, disponibili, aggiornate, contestualizzate. Entriamo nel merito.
- Strutturate: ovvero dotate di una propria struttura che aiuti il lettore ad apprezzare e comprendere l’ambito del requisito, sia esso politico, normativo o altro
- Disponibili: senza il noioso rimando ad altre fonti per poter comprendere le spigolature di quanto letto. E’ il caso del fastidioso cfr o il rimando ad altri capitoli che troviamo leggendo una norma di legge
- Aggiornate: allineate quindi all’ultima fonte disponibile, certificata, veritiera con la possibilità di visionarne la fonte
- Contestualizzate: e qui viene il punto; considerato che un BPA ha il compito, tra gli altri, di “portare a terra” alcune delle informazioni che considera “requisiti” progettuali, è evidente che la disponibilità del contesto di intervento non può che facilitargli il compito.
L’ambiente di lavoro
Possiamo così dedurre come un ambiente di lavoro in grado di consentire al BPA di “creare valore” per la propria impresa dovrebbe dimostrare di avere i seguenti requisiti:
- Requirements Driven: ovvero basato sui requisiti, senza dubbio interpretativo, trasformati in questo stato dall’iniziale informazione, grazie all’intervento di un professionista che abbia saputo estrarre il requisito dal brano letto, sia esso estratto da una Politica o una Normativa.
- Olistico: ovvero che consenta di raggiungere le varie componenti aziendali in maniera agevole e senza essere dispersivo e perdere così di vista il punto di partenza
- Condiviso: la condivisione dei contenuti e dei contributi risulta essere l’arma vincente delle soluzioni tese a dimostrare che l’esecuzione del modello di controllo sia efficace. I diversi rappresentanti delle funzioni aziendali partecipano all’esecuzione del modello e contribuiscono ad alimentare quella base dati che detiene l’andamento dei controlli lungo l’asse temporale, conferendo al modello organizzativo la dimensione temporale.
In conclusione
E’ quindi evidente che il Business Process Analyst risulti efficace quando è in grado di avere a disposizione tutte le informazioni che esprimono le diverse funzioni aziendali, sia come funzione pure e sia come loro esplicitazione in azienda. Così come conoscere il sistema di vincoli costituiti da normativa cogente e politiche aziendali che guidano necessariamente la costruzione e la manutenzione del modello. Un'altra chiave molto importante è la possibilità di riuscire a registrare tutti i fatti e fenomeni che costituiscono le non-conformità che discostano l’”agire” dal “previsto” e registrare puntualmente gli incidenti sui processi, oltre a mettere a piano le azioni di rimedio per evitare che tali incidenti possano ripetersi; azioni di tipo correttivo e azioni di tipo preventivo. Infine, la capacità di documentare con tempestività e qualità dei dati del modello in modo da poter rispondere con autorevolezza in occasione di verifica interna o richiesta esterna.